Ortensia è il nome volgare di uno dei generi di piante ornamentali più conosciute e utilizzate al mondo: l’Hydrangea.

Quello che si conosce meno è invece l’origine del nome “ortensia” e la sua storia oggi farebbe parte senz’altro di qualche giornaletto di gossip. Un certo Philibert Commerson, naturalista, viaggiatore ed esploratore, s’imbarcò tra il 1766 e 1769 in un lunghissimo viaggio intorno al mondo che lo portò un bel giorno tra le foreste della Cina dove vide le prime piante. Ovviamente essendo il primo scopritore del genere s’incaricò di darvi un nome e qui’ rivelò la sua tresca d’amore con la signora Hortense Lapaute, moglie dell’astronomo Jerome Lalande, uno scienziato tutto telescopio e calcoli, nottetempo quasi assente per motivi di lavoro… Non si sa bene come terminò la storia d’amore tra il botanico e la moglie dell’astronomo ma probabilmente la nuova pianta rafforzò il legame clandestino. Da allora il nome della signora Hortense entrò nella storia dei fiori. Il genere Hydrangea comprende almeno 40 specie tra arbustive e rampicanti.

Le più importanti nel settore ornamentale sono:

1) Hydrangea macrophilla: da questa specie sono state ricavate quasi tutte le varietà più importanti e per comodità si suddividono in due gruppi: Gruppo hortensia con infiorescenze grandi e globose dai colori che vanno dal bianco puro al rosso, malva azzurro e viola, e gruppo Lace Caps, facilmente riconoscibili per le infiorescenze appiattite formate da fiori formati che chiudono in una specie di corona quelli più piccoli e tenuti in boccio.

2) Hydrangea paniculata: generalmente si tratta di ortensie alte o medio alte, che superano facilmente i due metri (fino a 5 in condizioni favorevoli). Le infiorescenze sono a cono o piramide, in molte sfumature del bianco e rosa.

3) Hydrangea quercifolia: meno alte delle precedenti si riconoscono per le foglie simili a quelle delle querce, queste ovviamente più piccole. Inoltre sono rossastre nella pagina inferiore e in autunno assumono colorazioni molto interessanti: rosso fuoco e porpora. I fiori bianchi riuniti in pannocchie si tingono di rosa in autunno.

4) Hydrangea sargentiana: arbusti alti anche tre metri che producono infiorescenze piatte formate dai fiori esterni bianchi e ben formati ma sterili mentre quelli centrali sono lillà o porpora. Le foglie scure sono pelose.

5) Hydrangea arborescens: la varietà più conosciuta è senz’altro la “Annabelle”, un arbusto dalle infiorescenze bianche e piuttosto grandi (anche 30-35 cm), con fogliame verde chiaro.

Tutte le ortensie citate possono trovare un giusto impiego sia nel giardino all’ombra che in quello moderatamente ombreggiato. Un angolo per le ortensie si trova sempre e sanno contraccambiare con abbondanti fioriture per quasi tutta l’estate. In fondo si accontentano di terreni fertili e acqua in abbondanza nel periodo estivo.

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