Effetto Parterre.

Dal vocabolario TRECCANI:

parterrepartèer› s. m., fr. [comp. di par e terre, propr. «per terra»]. – Voce in uso anche in Italia (dove si pronuncia talvolta all’italiana, partèrre) con varî sign.: 1. Il complesso delle aiuole, a disegni geometrici e ornamentali di fiori bassi e policromi.

conterno primavera 2012 (8)

 

Detto così sembra facile ma intanto serve spazio…inutile tentare di formare affascinanti parterre in spazzi ridotti: il miglior effetto si ottiene su vaste superfici. Non per nulla la tipologia era appannaggio esclusivo di castelli, grandi tenute e dimore patrizie. Ma non abbattiamoci, dei discreti parterre si possono ottenere in luoghi spesso poco considerati come sponde, rive, scarpate e altri declivi, oppure per sostituire prati e tappeti erbosi al fine di evitarne il taglio ripetuto o per limitarne l’estensione.

 

parterre di rose

Quali piante utilizzare. In effetti il “parterre” è proprio un insieme fitto fitto di piante tutte uguali, ovvero tutte appartenenti alla stessa specie o varietà. Potrebbero essere rose (un classico) tutte bianche o tutte rosse o tutte gialle ed ecco che magicamente il cromatismo scelto provocherà retina e cristallino (e cervello) di un occhio abituato a non considerare questo fantastico effetto d’insieme e la meraviglia sarà tanta….potrebbero essere timi (o Micromeria timifolia, come nella prima foto) e per il mese di maggio la magia del “lilla” o del crema (dipende dalla varietà) lascerà molti a bocca aperta. Insomma è proprio questa la funzione principale del parterre: stupire e meravigliare, per questo motivo più sono le piante (quindi più è vasto l’insieme) e più sarà pronunciato l’effetto. La tendenza attuale è di recuperare le piante della tradizione (le rose per esempio), oppure la lavanda, mentre nei giardini moderni tentare soluzioni nuove come gli Erigeron (soprattutto l’ Erigeron karvinskianus),  le graminacee  o l’echinacea.

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