a cura di Maurizio Zarpellon

L’ultimo mese dell’anno è un periodo carico di significati e simboli. Per tante persone vuol dire Natale, per altre solo sci (nel senso che starebbero sulle piste 24 ore su 24), altre ancora… finalmente un viaggio, magari in posti esotici; per quasi tutti vuole anche dire fare e ricevere regali.
Ma quest’anno? Niente di tutto questo. Quest’anno no! O almeno in parte…
A meno che non proviamo a guardare il “problema” (causato dal covid… inutile ricordarlo) da un altro punto di vista, anzi proprio cambiando completamente prospettiva, ma mantenendo la parola magica “atmosfera”. OK, non possiamo riunirci in famiglia, niente sci e nemmeno viaggi, ma tentare di creare la giusta atmosfera per sopperire le mancanze, questo si lo possiamo fare. Anche questa volta le piante possono darci una mano a superare la strana (e per certi versi incredibile) situazione.

Dove

In giardino. È sufficiente una piccola aiuola, uno spazio possibilmente all’entrata di casa o lungo il vialetto o il viottolo pedonale, un solo metro quadrato è sufficiente. Se il terreno fosse pronto da tempo sarebbe meglio, nel caso contrario si dovrà pulire e zappare il nostro metro quadro, aggiungendo un po’ di compost o del terriccio per acidofile molto fertile. La medesima composizione si può fare sul terrazzo dove serve una sola fioriera da 80-90 cm per 40-50 di larghezza, affiancando magari una fioriera più piccola per l’arbusto più piccolo.

Cosa

Una composizione di 4 piante.

  1. Erica darlejensis. scelta nelle varietà rosse come Erica darlejensis kramer’s rote, oppure in varietà bianche come Erica darlejensis silberschmeltze. Di queste piante ne servono 3-5. Sono i fiori invernali per eccellenza, disponiamole sul primo piano, ma cresceranno quindi va considerata una distanza di almeno 3- 35 cm dal bordo pedonale. In vaso ne bastano un paio.
  2. Picea glauca albertiana “Conica”. Si tratta di una conifera molto decorativa con fogliame piccolo e molto fitto, tanto da non lasciar intravedere la chioma al suo interno. Il colore è verde brillante. Cresce lentamente e visto il portamento piuttosto formale si adatta bene all’entrata di casa o in contenitore sul terrazzo. Naturalmente si tratta di piantare una sola pianta, ma non disponiamola al centro della composizione, meglio a lato nella metà posteriore (vedi disegno).
  3. Helleborus niger. Lo dice il nome “rosa di natale”, non può mancare, due o tre piante che vanno in fioritura proprio nella settimana natalizia saranno di buon auspicio, oltre che notevolmente decorative. Se preferite colori diversi dal bianco classico sono disponbili anche gli ellebori orientali, ma la fioritura è posticipata di qualche settimana. Una particolarità dell’elleboro è la durata dei fiori; le piante rimarranno fiorite fino alla primavera. Le piante vanno spaziate almeno 30-35 cm le une dalle altre e poste in posizione arretrata rispetto all’erica.
  4. Skimmia japonica. Arbusto sempreverde che produce una miriade di bacche rosse da novembre a marzo. Anche qui basta una sola pianta nel nostro metro quadro (in vaso è meglio dedicarne uno solo per lei), a fianco del Picea, ma non troppo vicino perché con il tempo cresceranno (min 70 cm). Le bacche della Skimmia sono il vero motivo del suo utilizzo, il rosso abbinato ai bianchi fiori di ellebori conferiranno al tutto un indubbio fascino natalizio … quel che ci vuole in questo periodo. Ma la Skimmia ha anche altri assi nella manica. Per esempio in primavera si riempirà di fiori profumati, con il fogliame spesso e cuoioso, lucido.
    Come. Il giardiniere appassionato non ha limiti stagionali, nel senso che ama coltivare le sue aiuole anche fuori dai periodi canonici: primavera e autunno. Questa proposta cade in pieno inverno, può sembrare strano ma non lo è affatto se si tratta di trovare motivi che allietino questo strano periodo. Piantumare una piccola aiuola non è un grande sforzo, basta scegliere le ore centrali, quelle tiepide, magari allietati da un sole basso ma sincero. L’unica remora è in caso di terreno fortemente gelato, allora sarà meglio attendere. Le piante proposte sono tutte sempreverdi, quindi al termine della loro posa si dovrà comunque inumidire il terreno intorno.

Come

Il giardiniere appassionato non ha limiti stagionali, nel senso che ama coltivare le sue aiuole anche fuori dai periodi canonici: primavera e autunno. Questa proposta cade in pieno inverno, può sembrare strano ma non lo è affatto se si tratta di trovare motivi che allietino questo strano periodo. Piantumare una piccola aiuola non è un grande sforzo, basta scegliere le ore centrali, quelle tiepide, magari allietati da un sole basso ma sincero. L’unica remora è in caso di terreno fortemente gelato, allora sarà meglio attendere. Le piante proposte sono tutte sempreverdi, quindi al termine della loro posa si dovrà comunque inumidire il terreno intorno.

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